venerdì 17 febbraio 2012

Apple-pie con farina integrale ed olio



Dopo tanto!
..perchè non ricominciare con una torta di mele stile apple-pie, moolto apprezzata dai miei bimbi, sia dal 3enne che dalla 1enne..vabbè che loro non fanno testo, chi li conosce può testimoniare :-D ;
quindi una crostata leggera senza burro, ma con olio d'oliva delicato o di semi, e con farina integrale per 2/3 e 1/3 di farro;
ho fatto un po' di esperimenti, e questa è la versione che più mi piace (e visto che io sono la prima friutrice del mio blog, questo è il posto giusto dove segnarsi la ricetta), inizialmente la torta la facevo con la ricetta della zia Titti, quindi con la farina 00 ed il burro, ottima, ma cercavo il sistema per, diciamo, allegerire il tutto, inoltre la farina integrale devo dire mi piace molto, alla fine da un certo sapore che ricorda le nocciole,
quindi ecco la ricetta:

ingredienti:

2 uova
200 gr di farina integrale
100 gr di farina di farro (oppure tutta farina 00)
100 gr di zucchero
100 gr d'olio vegetale (o un olio extravergine delicato, oppure un olio di semi)
oppure 140 gr di burro
1 cucchiaio di lievito (io uso cremor tartaro + bicarbonato)
la buccia grattuggiata di un limone non trattato
per il ripieno:
2-3 mele golden o renette
1 cucchiaio di zucchero

Procedimento:
impastare tutti gli ingredienti, fare un palla e metterla in frigo (il composto sarà un po' sbricioloso) per alemno mezzora;
scaldare il forno a 180°, imburrare uno stampo da 26cm, prendere la pasta e dividerla a metà, stendere una metà sulla teglia, se è troppo friabile aiutarsi stenderndo la pasta con il mattarello su un foglio di carta da forno infarinato, quindi porre la pasta sul fondo della teglia,
disporre le mele tagliate a fettine sottili con un cucchiaio di zucchero ed un po' di buccia di limone, e coprire con la restante pasta,
infornare per 40-45 min circa, finchè non sarà dorata.

martedì 23 febbraio 2010

Madeleine farro e miele


Son proprio soddisfatta delle mie madeleines, con poca fatica danno molta soddisfazione, si pensi che ho sfornate quella 60ina in 2 settimane, ovviamente le ho regalate quà e là a chi non ha bisogno di far dieta (beati!).
Io ho usato la farina di farro, ma vengono benissimo anche con la solita farina bianca, solo con il farro hanno un sapore leggermente tostato ed una buona consistenza un po' grezza sotto ai denti.
La ricetta viene dal Cavoletto, che a sua volta l'ha presa da Ester, io ho tolto gli altri aromi che proponevano, la cannella e i fiori d'arancio, perché mi sembrano un po' di troppo, c'è già un profumo importante, il miele, che con il composto burroso della madeleines crea un'unione perfetta, profumo intenso e completo, direi da usarsi come consolativo nelle giornate no (ricordi, pane burro e miele? colazione sana per bimbi ruspanti:-) )
indispensabile, lo stampo da madeleines, il mio l'ho trovato qui per una decina di euro.


ingredienti per circa 16-18 madeleines:

2 uova
120 gr di farina
100 gr di burro
70 gr di miele (io uso quello di castagno)
30 gr di zucchero
1 cucchiaino di lievito (io uso cremor tartaro + bicarbonato)

Procedimento:
Sciogliere nel microonde il burro con il miele a potenza medio-bassa,
nel frattempo in una ciotola sbattere le uova con lo zucchero,
unire metà del burro sciolto con il miele, aggiungere la farina con il lievito ed infine il resto del burro e miele,
mescolare bene e riporre in frigorifero per 8 ore o una notte.

Preriscaldare il forno a 230°, imburrare lo stampo da madeleine se non è antiaderente, versarci un cucchiaio di composto (non troppo) ed infornare per circa 5 min, finchè la madleine non sarà dorata e ben gonfia, abbassare il calore a 180, e continuare la cottura per altri 2-3 min, le madleine dovrebbero esser ben dorate e con il bordo un po' colorito.
Sfornare a laciar raffreddare su una gratella.

martedì 19 gennaio 2010

Sardine al forno - veloci veloci



Nel 2009 postai solo una ricetta - che record!! - vediamo se quest'anno riesco a farne qualcuna in più!

Allora, ricetta semplicissima, si fa da sola:

Servono sardine od alici fresce tagialte a metà ed eviscerate, più o meno una dozzina a persona - qualche pezzetto d'aglio, prezzemolo - o se piace la buccia di un limone grattuggiata - olio extra vergine e pan grattato.



Preriscaldare il forno a 200°,
ungere delle pirofile e cospargerle di pan grattato, fare strati di sardine o alici, spolverizzare tra strato e strato con pan grattato, prezzemolo tritato o buccia di limone, inserire qua e là qualche spicchio d'aglio, un filo d'olio sopra e 20 min in forno o finchè il pesce sarà dorato.

Più breve non potrebbe essere.

lunedì 16 novembre 2009

Torta Chiffon de Naranja



"Esta es una torta que queda muy rica, suave y esponjosa, y además muy rendidora"

Ri-torta di arancia, questa versione però è più leggera e soffice dell'altra più ricca a burrosa, mangiabile anche da chi è intollernte al lattosio visto che è l'olio l'unica fonte di grassi;
ricetta copiata dalla comida Uruguaiana ( a me ispirano le torte all'arancia sudamericane :-) )
unica variazione: ho variato la guarnizione con lo schiroppo proposto dalla ricetta originale a favore dello sciroppo già collaudato della vecchia ricetta, spremuta+ralllatura+zucchero portato al bollore fino alla "piccola bolla".

Ingredienti:
2 tazze ed 1/3 di farina 00
1 e ½ tazza di zucchero
3 cucchiaini di cremor tartaro
½ tazza di olio di semi
6 uova
¾ tazza di spremuta d'arancia
1 cucchiaio di zucchero

per lo sciroppo:
1 tazza di spremuta d'arancia
1 tazza di zucchero
raschiatura della bucchia d'arancio

Procediemento:
setacciare la farina, aggiungerci il lievito;
Unire in una cotola i tuorli, l'olio, la buccia d'arancia e la spremuta, quindi mescolare;
aggiungere lo zucchero e sbattere bene per qualche minuto;
Aggiungere gli ingredianti liquidi alla farina, mecolando sempre.
Infine montare le chiare a neve con un cucchiaio di zuccero ed incorporare al composto,
infornare in uno stampo a ciamblella in forno preriscaldato a 170° per un'oretta circa.
Far raffreddare la torta capovolta, sorreggendla dalla parte del tubo in modo che la torta no venga schiacciata.

Quando si sarà raffredata, preprarare lo sciroppo finchè non sarà denso,
versarlo spennerndolo su tutta la superficie del dolce


Ingredientes: 2 y 1/3 taza de harina, 1 y ½ taza de azúcar, 3 ctas de polvo de hornear, pizca de sal, ½ taza de aceite, 6 yemas, ¾ taza de jugo de naranja, 6 claras, 1 cda de azúcar
Baño: 1 ½ taza de azúcar impalpable, ¼ taza de jugo de naranja

Proceso de elaboración:
Cernir la harina, polvo de hornear y sal.
Colocar en un bols el aceite, las yemas, la ralladura y jugo de naranjas. Mezclar para unir y agregar el azúcar, batir para integrar bien.
Incorporar los ingredientes secos mezclando con batidor de mano.
Batir muy firmes las claras a nieve con la cucharada de azúcar.
Unir las preparaciones mezclando con movimiento envolvente, agregando la mezcla de yemas a las claras.
Verter en molde de tubo central ligeramente enmantecado.
Cocinar en horno moderado por 50 minutos aprox.
Al retirar, dejar enfriar invertida, en lo posible sobre un embudo o sobre una rejilla. Pasar un cuchillo por los bordes y alrededor de la chimenea y desmoldar.
Preparar el siguiente baño para decorar:
Cernir el azúcar impalpable en un bols.
Calentar el jugo de naranja.
Mezclar el jugo, agregándolo al azúcar. Ir agregando el jugo de a poco y utilizar solo lo necesario para lograr la consistencia deseada, espeso como para bañar la torta. Utilizar enseguida, vertiéndolo sobre la torta y dejando que caiga por los constados.

lunedì 28 settembre 2009

Crostatine ai Fichi



Con questi meraviglioooosi fichi (ma grazie, buon uomo che mi hai donati :-) ) c'ho abbinato una deliziosa base, la Pâte sucrée di Christophe Felder;
che meraviglia questa frolla con la farina di mandorle, è delicatissima, non troppo burrosa con un buon profumo e consistenza di mandorle, insomma una goduria, da quando l'ho porvata è diventata la "mia" frolla.

Ingredienti per la Pâte sucrée:

150gr di burro morbido
95gr di zucchero in polvere (di solito uso quello normale)
1 uovo
30gr di farina di mandorle (se non ne avete, potete farvela macinando le mandorle con poco zucchero)
1gr di vaniglia liquida (io ho messo un pizzico di semi)
250gr di farina

La ricetta originale prevede l'uso del mixer, io faccio a mano, lavorando con la punta delle dita come a formare delle bricioline: le farine con il burro a pezzetti, lo zucchero, la vaniglia ed il sale,
a questo punto aggiungo l'uovo, avvolgo nella pellicola e metto in frigo per almeno un'ora.

Poi vanno imburrati ed infarinati gli stampini, foderati con la pasta, riempiti con i pezzi di fico, ed infornato il tutto a 180° finchè la base non sarà dorata..il tempo dipende dalla dimensione degli stampi.

sabato 12 settembre 2009

Gnocchi de' susini



Finalmente pubblico una ricetta!
E prima c'era la gravidanza, con notti insonni, giornate calde e piene di pigrizia, poi è nato il mio piccolo principe (piccolo, 4370kg!!) ...e a ri-notti insonni, tempo per me zero figuriamoci per cucinare e fotografare, tante volte ho saltato i pasti che per me è tutto un dire.

Avere un figlio è un evento meraviglioso, diventare madre è stata per me la realizzazione di un sogno, tanto atteso...anche se devo dire mi sento molto spaesata a momenti...
ogni tanto mi scopro a fissarlo e a chiedermi stupita: ma sono io sua madre, ma vermante questa creatura così bella è mio figlio?
poi ci sono momenti nei quali mi sembra che lui ci sia sempre stato, è stranissimo non riesco a spiegarlo...
piccola pecca: mio figlio è meravilgioso, bello, simpatico, socievole, curioso, ma non vuol dormire :-(
e quando finalmente si riesce a farlo dormire - che che, ovviamente a me è capitato un bimbo a dir poco iperattivo, un pestiferello di prim'ordine, con avversione per il sonno unica - insomma, quando riesco a farlo dormire dormo anch'io perché sono esausta.

Ma stasera, sarà che il bimbo dorme tranquillamente (incrocini), sarà che sono al mare per 3-4 gg e mi sto rilassando, insomma è arrivata la nostalgia del blog, delle foto delle ricette che nel frattempo ho accumulato aspettando la voglia di fare ed il tempo per pubblicare;
insomma urge pubblicare altrimenti mi dimenticherò di loro!

Ecco qui la ricetta, gnocchi di prugne, piatto tipico delle mie parti -anzi, più tipico delle parti Giulie a dir il vero - e qui un doveroso ringraziamento alla Daniela ci sta tutto, pazientemente mi avrà spiegato la ricetta già 4-5 volte..e che delizia i suoi gnocchi..

Fondamentale per la riuscita della ricetta sono le prugne o susine, settembrine, di taglia piccola, affusolata e dal sapore dolce intenso. Praticamente introvabili.
Fortuna vuole che i miei quest'anno abbiano avuto una sovraproduzione di queste susine, proprio queste, quindi dopo marmellate, succhi di frutta, crostate, ho provato anche gli gnocchi.
Questo piatto è un primo, ma viene presentato anche come dolce, e se non ci sono le susine giuste, si possono sostituire con fragole o albicocche, ma anche con della marmellata di questi frutti (ma a questo punto mi sa che diventerebbe tanto dolce).

ingredienti per la pasta da gnocco:
1/2kg di patate da gnocchi
150 gr di farina (ma si va ad occhio)
1 uovo
un pizzico di sale

ingredienti per il ripieno ed il condimento:
10-12 susine
burro, zucchero, cannella e pan grattato q.b

Premessa: preparate le prugne in anticipo tagliate a metà, private del nocciolo, cospargete l'interno con lo zucchero e mettetele a scolare in un piano inclinato.
Preparare l'impasto, lessare le patate e schiacchiarle, unire la farina, l'uovo ed il sale, l'impasto dovrà risultare ben "fisso" e liscio;
prenderne in mano una quantità grossa come un'albicocca, appiattirla contro il palmo formando un incavo al centro, dove sistemerete una prugna farcita con lo zucchero e poca cannella, rinchiudere ben bene l'impasto attorno alla prugna, proseguire fino alla fine dell'impasto;
Alla fine gettare pochi gnocchi per volta nell'acqua bollente, lessarli finché non verranno a galla, quindi farli risolare in un pentolino con burro sciolto, zucchero ,cannella e pan grattato per pochi minuti giusto per "dorare" lo gnocco,
quindi servirli subito caldi.

lunedì 14 luglio 2008

La torta al rabarbaro


Anche quest'anno mi ripeto, son tornata dalla provenza e mi è venuta voglia di rabarbaro.
Sarà che in Francia, a differenza di qua, il rabarbaro si trova facilmente, sia in piatti a base di carne che nei dolci; sta di fatto che son tornata e avevo proprio voglia di una bella torta burrosa - e moooolto profumata di burro - che contrastasse con il sapore acidulo del rabarbaro.
Così mi son messa a spulciare in rete, nei siti italiani ho trovato poco o nulla, perlo più si parla di crostate, crumble, o di marmellate, ma io volevo una torta e torta doveva essere.
Così mi son imbattuta in quella che aveva tutta l'arira d'essere, e lo è in effetti, l'enciclopedia del rabarbaro, www.rhubarbinfo.com, dove oltre ad esserci un centinaio o più di ricette a base di rabarbaro, ci sono informazioni su altri usi del rabarbaro, per esempio come detergente per pentole, tintura per capelli, o insetticida...così se avete dei caterpillars che vi mangiano la frutta o la verdura in giardino potete sempre provare con il rabarabro, ma io credo proprio che mi fermerò all'ulizzo in ambito culinario, dopo tanta fatica dei miei genitori che mi piantano le piantine nell'orto, le curano, le bagnano..etc etc, ci mancherebbe che lo usassi per pulir le pentole!
Poi c'è mancato poco che non mi venisse un colpo quando ho letto il capitolo 13.1 "The poison in rhubarb" anche perchè ho letto il titolo dopo averne mangiata una bella fetta, e che cavolo ho sentito il sangue congelarsi, ora come ora che son riesponsabile anche per un'altra piccola vita; ma leggendo l'artcolo, se ho capito bene il veleno sta nelle foglie ed è presente in piccola piccola quantità, insomma buttate via le foglie e lavate bene gli steli prima di usarlo.

Tutto questo per dire che alla fine ho fatto di testa mia, di ricette ne ho trovate tante, ma nessuna mi ha ispirato completamente, così ho seguito l'istinto e con sentimento ho prodotto la seguente ricetta:

ingredienti:
300gr di rabarbaro
125gr di burro
3 uova
100gr di zucchero + 2 cucchiai
100 gr circa di farina
3-4 cucchiai di panna fresca

procedimento:
pulire il rabarbaro, sfilettarlo leggermente come si fa con il sedano, tagliarlo a tocchetti da 2 cm, quindi unire i 2 cucchiai di zucchero e lasciar riposare per almeno un ora, in modo che il rabarbaro -che è molto acquoso- perda un po' della sua acqua.
Lavorare a crema il burro con lo zucchero, incorporare le uova, mescolare bene, aggiungere il rabarbaro, la farina fino ad ottenere una pasta abbastanza densa, e per finire la panna fresca.

Versare il composto in una tortiera imburrata (diametro di 22cm) ed infornare nel forno statico preriscaldato a 180° per circa 45 min o finchè la superficie del dolce non sarà dorata.

Sfornare il docle e spolverare la superficie con poco zucchero semolato.